Bargnani

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Scritto da: MikePenberthy1987 12/07/2006 14.05
Pressione, stanchezza e impegni con i Toronto Raptors potrebbero indurre il Mago al forfeit. Il c.t. Recalcati: "Non sono ottimistra al 100%"


LAS VEGAS (Nevada), 12 luglio 2006 - Andrea Bargnani al Mondiale con l’Italia? Difficile. Ufficialmente la decisione verrà presa il 15, al termine della Summer League di Las Vegas, dove è impegnato con i Toronto Raptors. Gli scenari previsti con lo staff azzurro prevedevano che, dopo le prime partite (ha giocato la terza con 10 punti e 2/7 al tiro nella sconfitta 111-62 contro i Boston Celtics), Andrea potesse lasciare il Nevada per dedicarsi ai problemi burocratici del trasferimento professionale in Canada, prendersi qualche giorno di vacanza e presentarsi al raduno azzurro del 26 luglio a Porto San Giorgio.
La chiamata con la prima scelta assoluta ha cambiato le aspettative e la pressione sul giocatore che, per partecipare al Mondiale, dovrebbe rinunciare a fermarsi, visto che è atteso a Toronto già in settembre. Solo una forte volontà di Andrea di voler giocare per l’Italia potrebbe risolvere la situazione. Ma è molto stanco e, al di la della buona volontà espressa dai Raptors di lasciarlo libero di partecipare al Mondiale, sa perfettamente che se rinuncerà, i suoi nuovi dirigenti saranno molto più contenti. Non c’è neppure la possibilità che Andrea ritardi di qualche giorno il suo arrivo al raduno.
DATA. "Diciamo che non sono ottimista al 100%... - ammette il c.t. Recalcati -. Il 26 è proprio la data ultima, lo dico soprattutto per lui. Non è un Basile, che conosce i compagni, me e lo staff, il nostro gioco e potrebbe trovarsi subito a proprio agio. Bargnani è un debuttante, deve avere i tempi giusti per entrare in Nazionale. O decide di venire oppure no. Qualsiasi cosa scelga per l’immediato, non possiamo cambiare la prospettiva su di lui: Andrea rappresenta il futuro dell’Italia per i prossimi dieci anni. Dobbiamo tenerne conto".
GIOCHI. La presenza di Bargnani ha portato la Nazionale a cambiare alcuni giochi, simili a quelli del Benetton, per sfruttarne le caratteristiche, esplorando anche un quintetto alto con lui e Gigli al fianco di un pivot. La probabile rinuncia di Andrea all’azzurro renderebbe inutile parte del lavoro svolto finora. Che, nell’anno del draft, ci sarebbero stati dei problemi, era prevedibile. Senza di lui molte logiche azzurre cambieranno. Speriamo non sia troppo tardi. O di essere smentiti.

[Modificato da MikePenberthy1987 12/07/2006 14.10]

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