Eldo tra le regine d´Europa "Debutto sì, ma senza paura"
28/09/2006 09:14
La Supercoppa, l´Eurolega, il campionato: ambizioni e sogni di una squadra nuova
- La Repubblica -
Un anno vissuto ad alta quota, la gratificante sensazione di guardare gli altri, quasi tutti, dall´alto in basso: ripartire, in questi casi, è sempre il passo più difficile. Napoli si presenta al primo atto ufficiale della stagione 2006/07 con addosso gli occhi del basket italiano e, molto presto, anche di quello europeo. Il terzo posto di tre mesi fa, la Coppa Italia che da febbraio fa bella mostra di sé nella bacheca del club, i successi dei singoli atleti, da Greer a Rocca: nulla di tutto questo servirà a vincere una sola partita in campo da domenica, esordio ufficiale in Supercoppa a Treviso, contro la Benetton. Si riparte da zero, perché quando si arriva molto in alto è più facile cadere che continuare a salire e questo alla Eldo (il nuovo marchio che accompagna gli azzurri da quest´anno) se lo ripetono tutti già da qualche settimana. «Sappiamo che ci aspetteranno tutti al varco, dovremo essere bravi a gestire questo tipo di pressione», spiega Pierfrancesco Betti, il manager che, dopo l´exploit di Greer a Napoli, prova a ripetersi con Tierre Brown: «Per noi è un elemento cardine: il suo inserimento, ma lo sapevamo già, è quello che richiederà un po´ di tempo in più perché è alla sua prima esperienza in Europa, ma i risultati del precampionato sono già confortanti», osserva Betti, ancora in attesa di una risposta dagli Stati Uniti: l´ultimo colpo da mettere a segno è l´ingaggio di Josh Powell, legato da un contratto agli Indiana Pacers ma pronto a trasferirsi in Europa se la franchigia di Rick Carlisle deciderà di lasciarlo libero. Napoli, però, aspetterà ancora pochi giorni, poi il roster verrà dichiarato definitivamente completo. Diverse le novità oltre al play Brown, a cominciare dal rientro di Jeff Trepagnier. Non facile, a questo punto, ripetersi anche sotto un altro punto di vista, quello della perfetta complementarità caratteriale dei giocatori: «Per la verità ripetersi sotto quell´aspetto sarebbe stato difficile anche con gli stessi giocatori dell´anno scorso. Noi abbiamo deciso di puntare comunque su un gruppo base con innesti mirati: di Brown, sotto il profilo umano, avevamo ottime referenze; Trepagnier lo conosciamo bene, stesso discorso per Malaventura e Flamini».
«L´anno scorso, di questi tempi, in pochi pensavano che fossimo così forti: il nostro segreto fu la chimica di squadra, una caratteristica che ora stiamo ancora inseguendo», conferma Mason Rocca, idolo incontrastato del Palabarbuto, amato quanto e forse più di Greer l´anno scorso. L´italoamericano pensa già alla Supercoppa di domenica: «Vogliamo vincere, ci mancherebbe: abbiamo giocato e vinto contro Treviso al trofeo Tim, ma quella non può considerarsi una partita vera: in ogni caso portare a casa la Supercoppa non significherebbe aver già dato un senso alla stagione, la strada è comunque ancora molto lunga», sottolinea Rocca, che continua a mettere in cima alla lista dei desideri il campionato: «Non sarà facile fare meglio, ma vogliamo provarci: sarà importante crescere piano piano, senza cercare a tutti i costi la brillantezza subito», è il parere del giocatore, reduce dallo straordinario mondiale in Giappone con la maglia della nazionale italiana. Quell´esperienza sarà preziosa dal 25 ottobre, quando la Eldo Napoli farà il suo esordio in Eurolega: «Per noi è il debutto assoluto, non è una frase fatta dire che ci entriamo in punta di piedi: superare il primo turno sarebbe già una vittoria, proveremo a toglierci qualche sfizio», sottolinea Betti. Il debutto mercoledì 25 ottobre in casa contro il Cska Mosca, squadra campione in carica allenata da Ettore Messina.
Quasi certamente non a Fuorigrotta, dove i lavori per l´ampliamento del palazzetto vanno avanti ma difficilmente saranno completati per quella data: Scafati la sede alternativa, gli oltre duemila abbonati che hanno già scelto di stare accanto alla squadra dovranno prepararsi ad affrontare 30 chilometri di viaggio per non perdersi lo storico evento. La prima volta tra le grandi d´Europa, però, val bene mezz´ora d´auto.
FABRIZIO CAPPELLA
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1) Il palazzetto alternativo nn era Caserta???
2) Quello di Scafati nn arriva a 4000...
3) se s giocasse la la prima, poi si giocherebbe tutto il girone li... quindi nn penso proprio...