| | | | Post: 25 | Registrato il: 14/06/2006
| Amico della Tana | poppante | | OFFLINE |
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30/06/2006 09:49 | |
Ciao sono Valerio,
ho quasi 4 anni vorrei raccontarti cosa mi è
accaduto.
Agli inizi di marzo i miei genitori si sono
accorti che avevo qualche problema di vista,
perché non riuscivo a vedere bene i cartoni
animati.
Subito hanno fissato una visita
specialistica, ma quando due giorni dopo
sono andato dal dott. Grieco, riuscivo a
vedere solo le ombre dalla distanza di un
metro.
Il dottore, cercando invano di non far
preoccupare i miei genitori, ha detto che
dovevo essere sottoposto ad esami più
specifici.
Telefonò al Professor Vadalà, primario del
Centro Oculistico dell’ospedale Bambin Gesù
di Roma; e spiegandogli la situazione, gli
disse che dovevamo presentarci da lui la
mattina seguente.
Il giorno dopo iniziò la mia nuova vita.
Dopo una visita di routine mi è stata
diagnosticata :
UNA NEURETINITE RETROBULBARE.
In seguito ad una risonanza magnetica,
effettuata la sera stessa per scongiurare
un' ipotesi di tumore o sclerosi multipla,
prima causa della retinite infantile, si
sono attribuiti i miei sintomi ad una causa
virale.
Ho passato il mese restante all’ospedale
Bambin Gesù, trascorrendo le giornate tra la
camera operatoria, per effettuare
fluorangiografie ed iniezioni di cortisone
direttamente agli occhi, o a letto a fare
flebo di antivirale che duravano sei ore!!
Vi basti pensare che in un mese ho fatto
otto anestesie!!!
Purtroppo ogni volta che il Professor Vadalà
usciva dalla camera operatoria e parlava con
i miei genitori , sbatteva i pugni sulla
scrivania dicendo che la situazione non era
cambiata.
Ancora mi ricordo che dopo due settimane
all’ospedale, feci questa domanda:
“Papà, perché è tutto buio? “
Mio padre mi rispose:
“E’ nuvoloso ed il sole è coperto”.
Per trovare la causa della retinite, hanno
effettuato ricerche per malattie genetiche,
facendomi una puntura lombare; ma tutto è
risultato negativo.
Dopo un mese sono stato dimesso
dall’ospedale, perché tutto quello che c’era
da fare era stato fatto ed avevo ancora
l’infiammazione in atto.
Insieme ai miei genitori siamo subito
partiti prima per l’ospedale di Padova e poi
per Losanna presso la clinica Jules Gonin,
ma i medici di entrambe le strutture sono
stati concordi nel non dare nessuna
speranza.
Una situazione clinica così grave non
l’aveva mai affrontata nessun medico.
A distanza di tre mesi il Prof. Vadalà ha
dovuto stilare, suo malgrado, il referto
finale che è senza attenuanti:
SEMI-ATROFIA DEI NERVI OTTICI
Adesso dal buio totale riesco a distinguere
la luce.
I medici hanno detto che vista la mia
giovane età c’è una remota speranza che io
possa recuperare qualcosa, ma hanno aggiunto
che dobbiamo pregare molto……… . .
I MIEI GENITORI HANNO SCOPERTO CHE SIA IN
AMERICA CHE IN GIAPPONE CI SONO CENTRI PER
IL RECUPERO DEL NERVO OTTICO.
SARESTI COSI’ GENTILE AD AIUTARMI A TROVARE
UN ANGELO CHE MI POSSA DARE ANCORA QUALCHE
SPERANZA AD USCIRE DAL BUIO IN CUI MI
TROVO??
SE HAI QUALCHE CONOSCENZA, UN INFORMAZIONE
NON ESITARE, CONTATTA SUBITO IL MIO PAPA’, LUI
SI CHIAMA RICCARDO E LO PUOI TROVARE A
QUESTI NUMERI:
06/7222591 o 329/0647118
CIAO E GRAZIE
Valerio
A questo punto ci siamo capiti, vorrei tanto conoscere qualcuno in grado di poter aiutare questo bambino |
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| | | | Post: 1.589 | Registrato il: 05/10/2005
| Shogun | capoclan | | OFFLINE |
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30/06/2006 13:54 | |
hai fatto bene.il popolo di internet prova ad aiutarsi così. |
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| | | | Post: 795 | Registrato il: 27/02/2006
| Amico della Tana | sicario | | OFFLINE |
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30/06/2006 15:50 | |
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| | | | Post: 26 | Registrato il: 14/06/2006
| Amico della Tana | poppante | | OFFLINE |
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01/07/2006 00:33 | |
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| | | | Post: 85 | Registrato il: 25/04/2006
| Amico della Tana | picchiakkiello | | OFFLINE |
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01/07/2006 01:13 | |
1applauso a policeman...bravo!!!! |
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